domenica 21 luglio 2013

GLACIAL FEAR "Equilibrium Part. II"
2013 - autoprodotto


Parlare dei calabresi GLACIAL FEAR significa scomodare una band longeva e
veramente importante nell'underground nostrano (attivi dal lontano 1992). Quindi parto dal presupposto che il rispetto per Gianluca Molè e compagni è doveroso. La formazione sudista nel corso dei tanti anni vissuti per la musica ha saputo mantenere inalterato il proprio carisma, evidenziandolo con delle releases di assoluto spessore qualitativo, non da meno, la loro determinante coerenza / perseveranza. Sto parlando di storia! Musicisti fondamentali per la crescita della nostra scena estrema (passata/futura), considerando l'inedita essenza che li ha costantemente contraddistinti dalla sterile massa. Assieme a Schizo, Sinoath e altri sono (stati) tra
i pochi ad avere una differente visione d'insieme, caratterizzata da un genio fuori dal comune (appunto). Lo si poteva già ascoltare ai tempi del bellissimo secondo EP "Atlasphere: the Burning Circle" pubblicato dalla ormai defunata Nosferatu Records nel 1995 (in quell'anno ebbi anche la fortuna di vederli dal vivo in provincia di Lecce). Ora (forse) capirete le mie considerazioni ferme, motivate e coscienti. Gianluca percorrendo la strada maestra ha stretto il suo coltello tra i denti e accompagnato da diversi componenti (vecchi e nuovi) ha minato il percorso di una band meritevole! Infatti, la fortuna dei calabri è quella di avvalersi di un chitarrista come lui: potente, versatile, innovativo, personale (senza togliere meriti a nessuno dell'attuale line-up). Adesso che il nuovo EP "Equilibrium Part. 2" è realtà, ho avuto la possibilità di riaffondare
le mie attenzioni nei tanti elementi proposti, per sondare i riferimenti alle origini e quelli più contemporanei. Sembra che il motore dei Glacial Fear non vada mai in riserva. Basta ascoltare tutte le cinque canzoni (compresa la cover dei Killing Joke) per percepire le grandi motivazioni dei nostri. Nessuno suona come i Glacial Fear e non posso far altro che applaudire tanta bravura. Voglio precisare un'altra cosa: il sound dei quattro non ha bisogno di descrizioni perché non codificabile. E' musica con la "M" maiuscola, sentita, originale, un flusso intenso, a dir poco coinvolgente! "Equilibrium Part. 2" si posiziona con fermezza ai piani alti dell'underground italiano, mentre la band resta ben salda sulla sua 'rocciosa' vetta. LUNGA VITA GLACIAL FEAR!

TRACKLISTING: Civil Failure, Adrenaline of the Night, Upload Your Life, Ghost City, Asteroid (original by KILLING JOKE).