lunedì 24 giugno 2013

LACERATED AND CARBONIZED "The Core of Disruption"
2013 - eternal hatred records


Nonostante il Brasile abbia patito un disagio incredibile nel corso della storia, il suo popolo ha continuamente trovato gli stimoli per reagire a numerose problematiche sociali, difficili da metabolizzare. Questa forte personalità è la conseguenza del loro influente ibrido etnico (un mix di indios, europei e africani) e di una forza mentale veramente invidiabile. La determinazione degli abitanti della República Federativa do Brasil ha contagiato anche i moltissimi ragazzi che fin dai primi anni '80 si sono avvicinati al mondo della musica estrema. Una ribellione concreta che ha caratterizzato la solidità dei più vecchi del metal: Sepultura, Ratos de Porão, Sarcófago, Holocausto, Vulcano, Devastor, Mutilator, Sextrash, etc e dei contemporanei dell'underground Krisiun, Abhorrence, Fornication... La cosa certa è che tutta questa gente ha tenuto alta la bandiera (ideata il 19 novembre 1889), espandendo così in tutto il globo terrestre questo vorace desiderio di violenza sonora. Oggi alla schiera degli estremisti brasiliani si aggiungono i LACERATED AND CARBONIZED provenienti da Rio de Janeiro e autori dell'ottimo secondo album "The Core of Disruption", un passo in avanti rispetto alla prevedibile onda d'urto sprigionata con il precedente "Homicidal Rapture" (2011). Si sente che i quattro musicisti hanno imparato alla perfezione la lezione dei maestri (Krisiun su tutti), andando a creare un disco competitivo, decisamente dinamico, avvolgente, espressivo. Sono stati attenti ad ogni dettaglio questa volta, e si sono assicurati che ogni canzone fosse articolata ed arrangiata nel modo che meritava. "The Core of Disruption" semplicemente è l'espressione completa delle loro capacità compositive. Probabilmente è un ritorno importante (sotto tutti i punti di vista) perché potrà dare maggiore vigore alla svolta definitiva della band. Ci sono undici brani di notevole impatto, consigliati agli amanti del genere, un lavoro completo nel suo insieme, valido in ogni sua articolazione (azzeccata la scelta dei riff melodici), quindi non credo ci sia il bisogno di evidenziare qualche particolare song. Davvero una prova esaltante e convincente.

TRACKLIST: L.A.C., Third World Slavery, Awake the Thirst, O Odio e o Caos, Unnatural Aggression, The Candelaria Massacre, BloodDawn, Call for Blood, Final Enclosure, Corrupt Foundations, System Torn Apart.